Il brutto tempo di questo fine 2009 mi ha bloccato a casa, tutto intorno è calato il silenzio della neve. Il silenzio è sempre un fenomeno che mi stupisce per la sua potenza evocativa. E' successo come quando mi addormento sul divano con la tv accesa finchè non arriva qualcuno ( che arriva sempre) e spegne la tv e a quel punto mi sveglio, è stata la stessa sensazione, il silenzio attorno a me mi ha staccato dalle mie occupazion, dai miei ritmi abituali e mi sono ritrovato in altri pensieri, che come tanti piccoli rivoli e ruscelli seguono la pendenza del terreno finchè non si perdono in grosso fiume che va al mare. Il mio fiume in piena è stata la constazione che il silenzio è anche il simbolo dell'esclusione, quell'esclusione di cui tante volte sono stata vittima, altre ho contribuito a creare (volontariamente o involontariamente), nella maggiorparte dei casi è quella che osservo sempre di più nella nostra vita, nelle azioni quotidiane, nelle parole e nei gesti di un Italia che non fa altro che escludere. E allora questo blog nasce per includere le idee e le sensazioni di tutti quelli che da esclusi o da esclusori, vogliono capire cosa può fare di bene o di male il silenzio dell'esclusione.
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